La “patata” dell’OGM, per parafrasare un modo di dire, o “biotech”, è sempre più pesante e difficile da gestire. Le capacità tecnologiche in passato sembravano miracolose per i risultati che erano in grado di ottenere. A volte una varietà ottenuta manipolando geneticamente una pianta o con altri procedimenti biotech, erano presentati alle commissioni con esempi di prodotti finali con tanto di degustazione e buoni profumi da tavola, né più e né meno di un imbonitore televisivo che propone materassi per sonni meravigliosi. Si è pure spacciato l’OGM come prodotto biologico, si sono aperte le strade per l’accettazione di future strabilianti alterazioni della natura che vedono le multinazionali sempre più pervasive in un mercato mondiale in espansione e in grado di garantirsi un futuro economico roseo per effetto del loro ruolo dominante inattaccabile. Sappiate che le Leggi esistenti in materia biotech e OGM, sono da loro suggerite, perciò dalla loro parte e domani domineranno sempre di più l’alimentazione umana.
In questo modo si distrugge il concetto e la cultura contadina, che preserva negli anni le sue varietà a favore di un prodotto, quello OGM, che non consente un ritorno al passato.
A fronte di tale rischio, e fiducioso che le cose andranno veramente così, un magnate della finanza, tale Rockefeller sta realizzando una banca dei semi ottenuta scavando una grandissima caverna in una montagna della Norvegia e a prova di attacchi. Tale imponente investimento avrà un futuro solo se l’OGM riuscirà a sostituirsi ai prodotti naturali, peggiorando la salute dell’uomo in modo esponenziale. Solo in quel momento quella banca del seme avrà un valore molto elevato, ma visto che gli affari sono affari, nel frattempo i Rockefeller faranno sì che si arrivi al “break event point” per assicurarsi un vantaggio incredibile dal punto di vista economico, come se oggi già non ne avessero troppo. Poi vorrei vedere se le varie aziende come la Monsanto non si siano fatte la loro banca del seme, sarebbero degli sprovveduti perché dopo che hanno promosso l’OGM e sono riusciti ad ottenerlo, non possono fare marcia indietro, sarebbe un’ammissione, anche se sollecitata dall’esterno, che tutto era premeditato. Non ci sarebbe bisogno di fare una banca del seme, se l’attività dell’uomo non mirasse d’alterare la natura per il profitto di poche persone. E i Rockefeller non mi vengano a dire che si tratta di una banca a scopo umanitario nel caso in cui dovesse capitare un cataclisma terrestre il 21-12-2012, non gli servirebbe nulla senza le adeguate infrastrutture e soprattutto con la popolazione della terra decimata.
Ma la gente quante cose sa di tutto questo? Ne è cosciente?

Ingresso dello Svalbard Global Seed Vault – (Photo di Frode Ramone from Oslo, Norway – DSCF0896.jpg)
Lo Svalbard Global Seed Vault (in italiano “Deposito globale di semi delle Svalbard“) è una banca dei semi che ha la funzione di fornire una rete di sicurezza per preservare la diversità delle colture nel mondo.
Fonte: Wikipedia.
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