
In un annuncio che ha suscitato immediata attenzione, gli Stati Uniti hanno comunicato la chiusura temporanea dell’ambasciata di Kiev, avvenuta il 20 novembre 2024. La decisione, presa “per precauzione”, si inserisce in un contesto di crescente tensione con la Russia, con l’avvertimento di un “possibile raid aereo significativo” nel mirino.
Le istruzioni per i dipendenti e i cittadini americani
La comunicazione ufficiale, pubblicata sul sito dell’ambasciata, ha esortato i dipendenti della sede diplomatica a cercare riparo, invitandoli a dirigersi verso i “rifugi” predisposti. Questa misura di sicurezza non riguarda solo il personale diplomatico: anche i cittadini americani attualmente presenti in Ucrainasono stati avvisati di prepararsi a possibili situazioni di emergenza e a seguire con attenzione eventuali allarmi aerei.
Un contesto di crescente preoccupazione
La decisione di chiudere l’ambasciata riflette un momento critico nella relazione tra gli Stati Uniti e la Russia, in un periodo segnato da tensioni militari e geopolitiche. Le autorità statunitensi temono che l’escalation del conflitto in corso potrebbe portare a conseguenze gravi e inaspettate, rendendo necessarie misure drastiche per garantire la sicurezza del personale e dei cittadini.
Rischi e precauzioni in un momento delicato
Questo sviluppo evidenzia i rischi sempre maggiori che cittadini e diplomati devono affrontare in una regione già segnata da instabilità. Le autorità statunitensi hanno ribadito l’importanza del monitoraggio della situazione e dell’adozione di comportamenti prudenti in caso di allerta. La chiusura dell’ambasciata si integra in uno più ampio quadro di sicurezza internazionale, dove la situazione in Ucraina rimane un punto caldo di incertezze e preoccupazioni globali.
In attesa di ulteriori sviluppi, l’ambasciata degli Stati Uniti a Kiev rimane chiusa, con la speranza che le tensioni possano allentarsi e permettere un ritorno alla normalità.
a cura della redazione
gazzetta.social
20 novembre 2024 10:27
Era successo che in seguito all’utilizzo degli ATACMS i russi abbiano reagito lanciando contro l’Ucraina una nuova arma, Oreshnik[1], un missile intercontinentale senza testata esplosiva, ma usando dei droni colpirono anche alcune ambasciate, di notte e in assenza di personale facendo danni limitati solo agli edifici. L’occidente fece finta che i russi non avessero affatto lanciato il missile Oreshnik[2] e che non avessero distrutto un complesso industriale, ma per pochi mattoni rotti sulle loro ambasciate sono fuggiti a casa a gambe levate.
Questo succede quando la NATO oltre passa la linea rossa. Questa volta con il clima che corre a Kiev dopo il caso di corruzione, saranno i militari ucraini incazzati a far scappare dai propri uffici i politici a calci in culo, non i droni russi. Forse qualche militare con il dente avvelenato sostituirà il calcio nel posteriore con del piombo.
Di recente mister Z[3] in assenza di idee per prolungare il conflitto come vorrebbero gli inglesi, ha avuto l’ardire di ripetere l’errore di lanciare 4 Atacms sul territorio russo. Come risposta ha ottenuto che i russi distruggero dei centri logistici NATO[4] e in uno di essi si sospetta che avessero stoccato armi chimiche al cloro, proibite dalle convenzioni. A questo punto è chiaro che Z interferisce sempre di più con l’amministrazione USA la quale ha dato il via libera agli organismi ucraini di anticorruzione per colpire i più stretti collaboratori di Z creando di fatto una situazione che definire instabile è poco, perché in aria c’è l’odore di un crollo politico e militare. Al primo ci pensano gli USA al secondo i russi. L’obiettivo è fare il massimo della pressione su Z.
Con il lancio recente di ATACMS i russi non hanno colpito di nuovo l’ambasciata USA o edifici sussidiari perché è evidente che si tratta di iniziative coordinate tra Z e gli inglesi. Un anno fa negli USA c’era in carica ancora Biden, mentre oggi Trump ha riaperto il dialogo con i russi per non incassare una ritirata da perdente come fece Biden in Afganistan.
Poi Z è nel mirino USA e anche se l’ambasciata americana fosse aperta e attiva, non la userebbe mai per rifugiarvisi nel caso in cui si aprisse una caccia contro di lui o di pioggia di bombe contro sedi politiche di Kiev.
In una situazione simile immagino a Bruxelles la VDL e la Kallas a sragionare, e sentirle dire che sono in contatto con Z e sono fiduciose che presto uscirà allo scoperto in modo super organizzato con il nostro aiuto finanziario e bellico. Queste due pensano che nessuno abbia capito che loro stesse fanno parte della corruzione di Kiev e poi sostenere un tizio ed il suo gruppo di banderisti nazi-sionisti e criminali di guerra che guida illegalmente il paese da più di un anno, non solo è patetico ma è dannoso per tutta l’UE a livello mondiale. Consiglierei alla VDL e alla Kallas una buoba terapia o il carcere, hanno agito troppe volte senza passare per il voto del parlamento.
Nota(e)
[2] – https://senzatempo.quora.com/Incredibile-Mosca-chiede-di-confermare-lesistenza-dellobiettivo-colpito-dal-Nocciolo-ma-a-Kiev-negano-lesistenza-d
[3] – Z = abbreviazione per indicare “Volodymyr Zelensky“
[4] – https://senzatempo.quora.com/In-Ucraina-la-NATO-non-si-rende-conto-dessere-graziata-fin-che-a-Kiev-non-fanno-cazzate
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