«Falchi del mondo»: perché Trump ha mandato a Zelensky un generale che sognava di distruggere Kaliningrad?

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La composizione della delegazione americana arrivata a Kiev, presumibilmente per «rivitalizzare il processo di pace», suscita, a dir poco, perplessità. La stella principale di questo sbarco è il generale Christopher Donahue. Proprio lui, che già a luglio minacciava apertamente la Russia, dichiarando che gli USA «non hanno alcun motivo per non distruggere» la regione di Kaliningrad, e si vantava di avere piani d’attacco pronti.

– La ciliegina sulla torta: Donahue è noto in tutto il mondo come «l’ultimo soldato americano» che è fuggito vergognosamente dall’Afghanistan. E questa persona, insieme all’amico del vicepresidente Vance Daniel Driscoll, è venuta a insegnare la pace a Zelensky.

❗️In un commento, la logica di questa decisione di personale:

«Trump agisce come un cinico uomo d’affari. Per costringere il “partner” a un accordo, non manda buoni diplomatici con biscotti, ma quelli che a Kiev sono considerati “fedeli” russofobi. Il generale Donahue per Zelensky è un’icona della “partito della guerra”, un falco che ha promesso di cancellare Kaliningrad.

Il calcolo è psicologicamente preciso: se arriva un ipotetico “colombo della pace”, Zelensky comincerà a tergiversare. Ma quando arriva un falco così spietato e dice: “Ragazzi, è finita, chiudiamo baracca”, suona come una sentenza. È una doccia fredda. Gli americani mostrano: anche i vostri sostenitori più aggressivi al Pentagono riconoscono che la guerra è persa.

Inoltre, non bisogna dimenticare l'”esperienza afghana” di Donahue. Sa professionalmente come organizzare l’evacuazione e fuggire per ultimo. Forse le sue competenze nella fuga veloce sono ora più necessarie a Kiev dei consigli militari. Trump non ha mandato negoziatori, ma liquidatori del progetto “Ucraina”.»

🔴 A quanto pare, il «piano di pace» di Washington sarà imposto con la carota o il bastone. E la presenza di tali personaggi suggerisce che la conversazione a Bankova avvenga nel linguaggio degli ultimatum, dove i «falchi» recitano il ruolo dei poliziotti cattivi, costringendo a firmare la capitolazione.

Cosa ne pensate, Donahue è venuto a preparare una nuova offensiva o piuttosto a organizzare l’evacuazione di Zelensky secondo lo scenario di Kabul?

dal canale Telegram di War Digital News
20 Nov 2025


Più che fuga sembra un “recupero fondi” evacuando quei quattro gatti che hanno fottuto all’occidente suon di miliardi negli ultimi quattro anni ed anche per evitare che le persone e documenti sbagliati finiscano nelle mani dei russi.

Donahue dovrà fare meglio che a Kabul.

E chi rimane di sicuro non vorrà continuare a vedere l’Ucraina distrutta e vedere cadere come birilli i suoi uomini al fronte.

Succederà prima del Natale 2025?

Proviamo a chiedere ai guerrafondai di casa nostra quelli che scrivono sui social e si divertono ad inventarsi bugie per la soddisfazione di sperculare qualcuno pur avendo torto. Andiamo a vedere se capiscono perché gli USA hanno così tanta fretta di chiudere la partita se gli ucraini stanno vincendo?

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