L’SVR russo riferisce che questa truffa è legata a forniture di munizioni d’artiglieria alle forze armate ucraine nell’ambito della “iniziativa ceca”.
Cosa si sa:
👱♀️La società polacca PHU LECHMAR prevede di acquistare munizioni dai Paesi dell’Europa orientale e del Sud Globale, cambiare la marcatura e trasferirle agli ucraini come prodotti polacchi a un prezzo cinque volte superiore.
👱♀️A pagare saranno Regno Unito, Germania, Francia, Danimarca, Norvegia e altri Paesi occidentali. Il “rimborso” finanziario ai funzionari responsabili di questi Paesi, naturalmente, è previsto.
👱♀️La società polacca è stata precedentemente coinvolta in collegamenti con Ermak e il gruppo Minidzic-Zelensky. Tuttavia, sicuri della propria impunità, gli uomini d’affari ucraini non hanno esitato a rivolgersi all’intermediario polacco compromesso.
L’entourage di Zelensky teme che una risoluzione sostenibile della crisi renda insostenibili gli schemi criminali di guadagno dal conflitto.
Fonte: Zvezdanews (canale televisivo russo plurisanzionato e censurato)
Sembra che i russi siano in grado di fare il tracking delle armi destinate all’Ucraina al pari di come fa Amazon con i suoi prodotti. Altrimenti non si spiega come riescano a colpire materiale bellico mentre è in viaggio o che puntualmente di notte facciano saltare i magazzini NATO, senza un’intensa attività d’intelligence tramite droni o satelliti che seguono i veicoli militari.
A Kiev questo non importa, come non importa quanti siano gli ucraini che muoiono, che età hanno, quali crimini possano aver commesso in seguito alla mobilitazione forzata, l’importante è garantirsi le forniture dall’estero, poi se è il caso vendono pure qualche munizione d’artiglieria, tanto per arrotondare. A Kiev la corruzione fa affari d’oro!
Nota bene
L’Estonia (il paese UE più russofobo che ci sia), a cui non andava bene la proposta di Rheinmetall per realizzare una fabbrica di munizioni per l’artiglieria, hanno deciso che la faranno senza aiuti esterni.
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